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Quota 100, Opzione donna ed Ape social. Cosa prevede e quali sono i requisiti per accedere alla riforma pensionistica

Approvato dal Consiglio dei Ministri lunedì sera, il decreto fiscale, adesso il Governo invierà a Bruxelles il Documento Programmatico di Bilancio, all’interno del quale, una delle manovre più attese è Quota 100, che permetterà il superamento della Legge Fornero.

Vediamo quindi i requisti essenziali per potervi accedere.

Potranno andare in pensione i lavoratori che hanno raggiunto i 62 anni di età ed i 38 anni di contributi.

Resta fermo il requisito essenziale ed indispensabile dei 38 anni di contributi, anche nel caso di un’età maggiore.

Quindi a 63, 64, 65, 66 anni la quota sarà di 101, 102, 103 e 104.

A 67 anni si potrà continuare a uscire secondo le regole della pensione di vecchiaia, cioè avendo almeno 20 anni di contributi.

Quota 100, partirà da febbraio, ed avrà quattro finestre annualiuna ogni tre mesi.

Chi avrà i requisiti entro il 31 marzo riceverà la prima pensione ad aprile. Chi maturerà i requisiti fra il primo aprile e il 30 giugno incasserà l’assegno a luglio, e così via.

Per il prossimo biennio 2019/2020, torna anche la misura previdenziale a favore delle lavoratrici, vale a dire Opzione Donna.

Le donne con 58 anni di età (come lavoratrici dipendenti) e 59 (come autonome) con 35 anni di contributi potranno accedere alla pensione accettando, però, il sistema di calcolo contributivo integrale.

 

L’Ape Social, poi, godrà di un anno di proroga: contrariamente a quanto si pensava, infatti, l’anticipo pensionistico varato dal Governo Gentiloni non andrà in ‘pensione’ a fine anno, bensì verrà prorogato a tutto il 2019, mantenendo gli stessi requisiti sin qui applicati.

 

Da affariitaliani

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