Mascherine lavate e riutilizzate per più giorni. Opi Pisa intima alle Aziende Toscana Nord Ovest di interrompere il fenomeno
Mascherine lavate e riutilizzate per più giorni. Opi Pisa intima alle Aziende Toscana Nord Ovest di interrompere il fenomeno
Mascherine lavate e disinfettate, conservate e utilizzate per più giorni; sono le numerose segnalazioni da parte degli infermieri delle aziende della Toscana Nord Ovest arrivate all’Opi di Pisa.
“Sono arrivate segnalazioni al nostro Ordine che da alcuni dei nostri iscritti sono state impartite istruzioni di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale differenti a quanto riportato nelle procedure emanate e nelle schede tecniche, come lavare e disinfettare le mascherine FFP2 e FFP3, manovra che può al massimo garantire l’igiene del dispositivo ma non il mantenimento della capacità filtrante; riutilizzare le mascherine per più giorni, fatto che può trasformare il dispositivo da elemento di protezione a potenziale oggetto fonte di contagio; mancata distribuzione dei DPI anche se presenti, in una logica di “conservazione” dei materiali che mette a rischio sicuramente il presente e non assicura la tutela del futuro”, dichiara esterrefatto Emiliano Carlotti, Presidente dell’Opi Pisa.
“Quelle impartite ai nostri iscritti sono misure pericolose ed in contrasto con l’attuale codice deontologico, nell’agire consapevole attenendosi alle linee guida, per questo – continua Carlotti –abbiamo inviato una nota all’ Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana ed all’Azienda USL Toscana Nord Ovest, intimando di interrompere tali pratiche che mettono a repentaglio l’incolumità dei propri iscritti degli altri operatori sanitari, degli assistiti, dei parenti di tutti questi e della popolazione in generale, riservandoci di adottare direttamente le necessarie azioni di contrasto al fenomeno. Nel caso in cui provengano da figure esterne le segnalazioni ricevute saranno immediatamente inoltrate agli enti di pertinenza e/o denunciate alle Autorità Competenti”.
“Non è necessario e neppure utile creare eroi né tantomeno martiri, è il momento di tutelare i professionisti sanitari, tutti, risorsa limitata e per questo preziosissima, che oggi come sempre sono al servizio della popolazione”, conclude il Presidente dell’Opi di Pisa.