Blitz dei Nas negli ospedali. Situazione disastrosa.
Nola è solo la recente evidenza di un sommerso che assume dimensioni spaventose, ed a confermarlo ci sono sequestri, denunce e deferimenti, risultanti dal piano di controllo a tappeto nelle strutture sanitarie nazionali, ad opera dei Nas dei Carabinieri.
Durante le festività natalizie, sono stati impiegati 600 carabinieri per un controllo straordinario su tutto il territorio nazionale, al fine di verificare “la salute” dei nostri nosocomi, condizioni di efficienza in relazione agli utenti afferenti.
Ad essere stati verificate 200 strutture, ed i risultati sono veramente sconfortanti: 19 sanzioni amministrative, il deferimento di 11 persone alle autorità giudiziari, la chiusura di una sala operatoria.
Nello specifico, queste le criticità più rilevanti:
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Ragusa, chiusura di una sala operatoria del dipartimento di Chirurgia, in uno degli ospedali della provincia, per mancanza dei requisiti igienico- sanitari e strutturali;
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Firenze, rilevate carenze strutturali presso il Pronto soccorso di un ospedale della provincia;
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Cosenza, rilevate negli ospedali della provincia, anomalie strutturali, organizzative e funzionali, mancanza di carrozzelle e barelle;
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Bari, rilevate in un ospedale della provincia, la presenza di 34 confezioni di medicinali scaduti;
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Palermo, segnalato un dirigente medico per aver detenuto nella stanza per l’emergenza in codice rosso, 13 confezioni di medicinali scaduti;
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Campobasso, deferito in stato di libertà un infermiere, per esercizio abusivo della professione sanitaria;
Le criticità maggiori riscontrate sono state quelle riguardanti il sovraffollamento dei pronto soccorso, che nel periodo del picco influenzale, non hanno saputo far fronte all’emergenza, per carenze di organico e per carenze strutturali(vedi Nola).
A Palermo ad esempio, all’Ospedale Civico, in Pronto soccorso, sono stati trovati 27 pazienti in barella e 20 in poltrona, il triplo rispetto a quelli previsti. Varie le irregolarità, dalla mancanza di una stanza dedicata al personale medico a tempi di attesa lunghi, per ottenere un esame di laboratorio e le prestazioni radiodiagnostiche e questo per mancanza di personale sanitario.
Il quadro della sanità pubblica italiana è disastroso, risultato non solo della politica dei tagli, con sempre meno posti letto e personale sanitario che garantisca i servizi, ma anche di una politica che decide chi debbano essere i manager delle aziende sanitarie, manager scelti non per competenza ma per partito politico.
Sono le scelte di chi ha deciso di smantellare la sanità pubblica.
Legittimi e necessari i controlli, ma dovremmo andare a monte del problema e non a valle, se davvero ci fosse la volontà politica di risolvere la questione Sanità.
Fonte:
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