Disabili e familiari. Non esiste solo la 104. Ecco cosa prevede la legge 162
La legge 162, che non è altro che una integrazione della legge 104 e ne può usufruire chi gode già della 104, serve ad ottenere il finanziamento, in tutto o in parte, delle spese sostenute per garantire l’attuazione dei “Piani Personalizzati” di assistenza alla persona con disabilità. Ciò allo scopo di alleggerire il carico familiare e dare sostegno, anche economico, al caregiver che nella vita quotidiana assiste un proprio familiare.
I servizi inclusi nel piano personalizzato
Il piano personalizzato può essere gestito in due modi. Ossia, diretto o indiretto. Nel primo caso è il comune che si fa carico del piano e che provvede a gestirlo facendosi carico delle spese.
In caso di piano personalizzato “indiretto”, invece, è il richiedente la legge 162 a provvedere, per poi presentare i documenti giustificativi della spesa per avere il rimborso dal comune.
Questi, in dettaglio, i servizi che si possono godere mediante la legge 162:
- attività sportive e/o di socializzazione per le persone con meno di 65 anni;
- servizio educativo per tutte le persone con meno di 65 anni;
- assistenza personale, erogata da professionisti della cura socio-assistenziale e sanitaria;
- assistenza domiciliare: riferita alla cura degli ambienti domestici (quindi, colf e badanti);
- accoglienza presso centri diurni autorizzati, limitatamente al pagamento della quota sociale (pari al 50% dei costi del servizio);
- soggiorno presso strutture sociali e sociosanitarie e residenze sanitarie assistenziali autorizzate.
Con riferimento a quest’ultimo servizio, il soggiorno non può essere per non più di 30 giorni nell’arco di un anno. La legge 162 copre il 50% dei costi del servizio.
La documentazione necessaria per la legge 162
Per avere diritto alla 162 è necessario rivolgersi al comune. Non tutti i comuni garantiscono queste prestazioni. Dipende, infatti, dalla disponibilità dei fondi.
A ogni modo, questa la documentazione necessaria da presentare:
- modulo domanda legge 162/98 (alcuni Comuni hanno previsto l’invio delle domande con procedura On-Line);
- copia del verbale di riconoscimento della legga 104
- “Scheda Salute”, compilata e firmata dal medico di base;
- “Scheda Sociale” compilata in un secondo momento dall’assistente sociale insieme al richiedente o da un tutore presso l’ufficio comunale dei “Servizi Sociali”;
- autocertificazione attestante il valore ISEE in corso di validità;
- copia del documento di identità e del codice fiscale del richiedente e della persona con disabilità beneficiaria del piano.
Occorre anche il codice IBAN intestato al beneficiario. Ciò solo nel caso in cui si scelga la gestione “indiretta” del piano personalizzato.