Trasferimento dei compiti dai medici agli infermieri. Il PICC esempio di efficacia e sicurezza

Il catetere centrale inserito perifericamente (PICC) è un metodo comune di accesso endovenoso. Le indicazioni per l’uso di PICC includono la somministrazione di farmaci parenterali, come la chemioterapia, la nutrizione parenterale e la terapia antimicrobica a lungo termine per via endovenosa. Inoltre, il PICC è più ampiamente utilizzato perché il rischio di complicanze critiche associate al PICC sembra essere inferiore rispetto al posizionamento convenzionale del catetere venoso centrale (CVC).

Le complicanze comuni dell’uso del catetere includono l’infezione del flusso sanguigno associata alla linea centrale (CLABSI), la trombosi venosa, la trombosi intracatetere, la dislocazione e il malfunzionamento del catetere.

Una precedente revisione sistematica ha rivelato che l’incidenza di CLABSI o infezione del flusso sanguigno correlata al catetere nell’uso di PICC e CVC era rispettivamente di 2,1 e 2,7 per 1.000 giorni-catetere. Uno studio recente e completo sulle complicanze associate all’uso di PICC ha dimostrato che l’incidenza di CLABSI diagnosticata con un’emocoltura positiva era dell’1,6% o di 0,57 infezioni per 1.000 giorni-PIC, con un tempo mediano allo sviluppo di CLABSI di 13,4 giorni.

Data la sicurezza del PICC e la minore incidenza di CLABSI rispetto a quanto osservato con l’uso di CVC, i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie raccomandano il PICC se è necessario l’accesso endovenoso per più di 6 giorni consecutivi.

La tecnica di inserimento dei PICC utilizzata dagli infermieri designati è stata sviluppata negli ospedali statunitensi, dove gli infermieri collocano circa il 60% dei PICC. In Giappone, dopo la revisione di una legge relativa all’assistenza infermieristica nel giugno 2014, solo un infermiere che ha completato la formazione richiesta (un cosiddetto infermiere attinente ad atti medici specificati, o NPSMA) è qualificato per inserire un PICC. Questo cambiamento aveva lo scopo di aumentare l’autonomia degli infermieri e il passaggio dei compiti dai medici agli infermieri. Il presente studio mirava a presentare un’epidemiologia descrittiva dell’inserimento di PICC e l’incidenza delle complicanze associate dopo l’inserimento di PICC da parte di un NPSMA presso un centro di assistenza terziario giapponese.

Il presente studio retrospettivo è stato condotto presso il Tokyo Metropolitan Tama Medical Center, un centro di assistenza terziario pubblico da 790 posti letto a Tokyo, in Giappone. I pazienti che hanno ricevuto il posizionamento di PICC da un NPSMA tra aprile 2020 e marzo 2022 sono stati inclusi nell’analisi. Dati demografici del paziente, dettagli sul posizionamento del PICC (ad es. indicazioni, posizione di inserimento e numero di punture venose), incidenza di complicanze associate all’inserimento e all’uso del PICC (ad es. puntura arteriosa, sanguinamento significativo, danno ai nervi dopo l’inserimento, CLABSI, trombosi venosa, disfunzione del catetere, flebite e dislocazione del catetere) e altre informazioni relative all’uso di PICC (ad es. giorni-catetere PICC, microrganismi causali in CLABSI e giorni-paziente).

Durante il periodo di studio, 166 pazienti hanno ricevuto il posizionamento di PICC e l’inserimento è stato eseguito con successo in 164 (98%). L’età media dei pazienti era di 66 anni e 96 (58,5%) erano maschi. Il numero totale di giorni-catetere PICC è stato di 4476 e la durata mediana del posizionamento di PICC è stata di 23 (intervallo, 1-143) giorni. Il PICC era più comunemente utilizzato nel reparto ortopedico, seguito dal reparto di ematologia/oncologia. Le indicazioni per l’uso di PICC includevano la terapia antimicrobica a lungo termine per via endovenosa e la chemioterapia. Quattordici complicanze (8,5%) si sono verificate a un tasso di 3,13 per 1000 giorni-catetere PICC.

Il presente studio ha dimostrato che gli NPSMA hanno posizionato con successo la maggior parte dei PICC senza complicazioni significative legate alla procedura di inserimento. L’incidenza cumulativa di complicanze legate all’uso di PICC nel presente studio è stata inferiore a quella di una precedente revisione sistematica. Inoltre, la densità di incidenza di CLABSI, una delle complicanze più critiche dell’uso di CVC, era di 0,67 per 1000 giorni-catetere PICC. Precedenti studi su CLABSI correlati a PICC hanno dimostrato un’incidenza da 0,57 a 2,00 per 1000 PICC giorni-catetere.I risultati del presente studio hanno fornito prove adeguate della sicurezza del posizionamento di PICC da parte di NPSMA.

Per inserire il PICC, gli NPSMA hanno utilizzato gli ultrasuoni in una sala di fluoroscopia, migliorando così ulteriormente la sicurezza. In particolare, l’87% dei posizionamenti di PICC è stato completato con non più di 2 venipunture. Fatta eccezione per la flebite, le complicanze legate all’uso di PICC erano più probabilmente associate alla gestione di PICC o all’uso a lungo termine di PICC come misurato dall’intervallo dall’inserimento allo sviluppo delle complicanze.

Il trasferimento dei compiti dai medici agli infermieri è una sfida continua in molte nazioni, compreso il Giappone. L’attuale mancanza di prove sul trasferimento dei compiti potrebbe ostacolare i miglioramenti nell’efficienza e nella sicurezza di questa pratica. Pertanto, l’accumulo di buone prove è fondamentale per stabilire l’affidabilità della procedura.

Il presente studio ha dimostrato che il posizionamento di PICC da parte di NPSMA era sicuro. L’incidenza delle complicanze associate al posizionamento dei PICC è stata simile a quella riportata nella letteratura precedente. La procedura e le pratiche esaminate nel presente studio hanno il potenziale per migliorare il trasferimento dei compiti dai medici agli infermieri.

Da: Harita, Shimpei, RN, CNIC, Honda, Hitoshi, MD, PhD. Incidence of Complications of Peripherally Inserted Central Catheter Placement by a Nurse Pertaining to Specified Medical Acts at a Japanese Tertiary Care Center. Journal of Patient Safety. 2023;19(2):e56-e57. doi:10.1097/PTS.0000000000001093.