Addio Mensa. Prima firmano e poi annunciano battaglia. L’ incoerenza ha un nome: Cgil- FSi
Recita così la nota inviata dalle ASST di Lodi-in ottemperanza a quanto previsto dal nuovo CCNL, dal 1 settembre 2018, al personale turnista, il cui orario ecceda le 6 ore, lavorerà in modo continuato, senza poter usufruire della pausa, e quindi senza la possibilità di poter accedere al servizio mensa aziendale.
La Lombardia non ha fatto altro che applicare quanto previsto al comma 4 dell’art. 27 (orario di lavoro).
Il NurSind lo aveva detto, gridato, scioperato.
Tutti i tranelli di questo Contratto senza ritegno, sono stati più volte evidenziati e sottolineati da NurSind.
Siamo stati derisi, denigrati, ci hanno dato dei visionari, qualcuno ha avanzato l’ipotesi che non sapessimo leggere il contratto e che non comprendessimo la lingua italiana.
E’ storia nota che questo contratto, vergognoso sia nella parte normativa che economica, sia stato firmato da Cgil, Cisl, Uil, Fials ed Fsi.
Gli stessi che oggi gridano allo scandalo e promettono di far valere i Diritti dei lavoratori.
Lo riporta stamane un quotidiano, Cgil e Fsi sono sul piede di guerra, Fsi proclama uno sciopero di 24 ore.
Che abbiano firmato un contratto che massacra i lavoratori è stato di una gravità inaudita da parte di un sindacato, che adesso scioperino e protestino contro la stesse normative che hanno avallato ha dell’esilarante, del paradossale.
Una vergogna senza fine, che sembra non toccare mai il fondo.
Le ipotesi restano sempre le stesse:
- hanno firmato un contratto che non hanno capito
- hanno firmato un contratto che non hanno letto
- continuano senza ritegno ad aggirare i loro infermieri iscritti, dei quali penso abbiano una scarsa opinione.
Il Nursind, CHE NON HA FIRMATO questo contratto annuncia lotte serie e costruttive, come dichiarato da Andrea Bottega, – diamo disponibilità ai nostri iscritti di ricorre al giudice del lavoro per ripristinare quanto previsto dall’art. 8 comma 1 del Dlgs 66/2003: “Qualora l’orario di lavoro giornaliero ecceda il limite di sei ore il lavoratore deve beneficiare di un intervallo per pausa, le cui modalità e la cui durata sono stabilite dai contratti collettivi di lavoro, ai fini del recupero delle energie psico-fisiche e della eventuale consumazione del pasto anche al fine di attenuare il lavoro monotono e ripetitivo”.
Loro, Cgil ed Fsi, continuato a farsi beffa di chi li sostiene, ed annunciano finte battaglie, che sono solo slogan, mostrandosi incoerenti e senza ritegno.
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